L’attività nella quale convergono le mie competenze musicali e i percorsi di cura delle persone con disagio psichico nasce dalla mia esperienza lavorativa nei servizio pubblichi psichiatrici nel periodo 1985-89. Il Cantiere Musicale che ho curato nell’Oratorio di Cortenuova a Empoli è stato poi un luogo dove i bambini con bisogni educativi speciali hanno sempre trovato un’equipe di persone in grado di accoglierli al meglio e lavorare per una inclusione massima nel gruppo.
Queste due esperienze mi hanno permesso di sperimentare metodi di intervento legati alla musica in persone con disagio mentale di varie tipologie, e negli ultimi anni in particolare in persone con Alzheimer, grazie al lavoro con la Cooperativa Minerva Onlus di Empoli (FI).
È così che nasce quello che ho chiamato metodo di MUSICOTERAPIA NARRATIVA ovvero CANZONITERAPIA. Le canzoni diventano un modo per ridestare i ricordi e stimolare le capacità cognitive residue nei malati di Alzheimer. Questa mia esperienza è ormai consolidata ed è stata oggetto di uno studio da parte dell’Università di Firenze, studio presentato a Roma durante il Convegno nazionale sulle demenze del dicembre 2017 presso l’Istituto Superiore di sanità a Roma, studio denominato NOTE DI MEMORIA.
Un altro studio, che ho chiamato SOUNDING MEMORIES, è stato menzionato in Canada al Convegno Internazionale di Musicoterapia 2018 organizzato dal CAMT e descrive il modo con cui la canzone esercita una stimolazione mnestico-emozionale sul paziente.